Nuova Zelanda: nuova frontiera per le specialità casearie

La Nuova Zelanda, si sa, è il paese delle commodity, polveri e formaggi standardizzati come composizione, gusto e sapore. La cooperativa Fonterra è poi il maggior esportatore mondiale di questi prodotti indistinti, burro compreso.

In questo paese lussureggiante per prati e pascoli, dove il latte spunta da ogni fattoria, stanno però sorgendo delle specialità casearie, che riproducono i migliori formaggi del “vecchio mondo”. Così, la Specialist Cheesemakers Association ha istituito in ottobre il mese del formaggio, per attirare l’attenzione su questo alimento che dà piacere e nutre come nessun altro.

Una serie di iniziative sono realizzate nelle diverse regioni: giornate porte aperte nei caseifici e nelle aziende agricole per toccare con mano la produzione del latte, parlare con casari ed allevatori e degustare i formaggi con guide esperte, oltre a promozioni sui punti vendita. I consumatori che non hanno la possibilità di recarsi direttamente presso aziende agricole e caseifici sperduti nelle due isole della Nuova Zelanda o che non vogliono fare la fila nei supermercati, possono anche ricevere a casa una campionatura delle specialità casearie che stanno sorgendo da nord a sud.

Così si può assaggiare un formaggio dolce e fruttato, prodotto col latte delle frisone che pascolano nella penisola di Banks, considerato il miglior maasdam del paese, così come il gouda prodotto da una famiglia olandese arrivata a Waikatu nel 1984, aromatizzato con cumino oppure stagionato fino ad assumere la caratteristica granulosità di una pasta dura. La Over The Moon dairy produce formaggi molli tipo camembert e brie, fatti anche con latte di capra e a tipologia a crosta lavata sprigiona quell’aroma aggressivo che colpisce subito le narici quando si apre la porta del frigorifero. Ma si trovano anche burrata e scamorza, ricotta e provolone fatti in un caseificio di Auckland, mozzarella da latte di bufala della Clevedon Valley Buffalo company e pecorino. C’è l’esempio della Wangapeka Family Dairy che dopo aver venduto latte a Fonterra per 22 anni ha deciso di avviare un caseificio aziendale con l’arrivo di una coppia di casari venuti dalla Francia. Il risultato? Una lista di classici formaggi europei, come raclette, brie, camembert, oltre a due formaggi che in Nuova Zelanda possono continuare ad essere chiamati feta ed halloumi, ma che non sono DOP.

Fra le specialità casearie che il mese di ottobre mette in luce, c’é anche un Primosale con origano, rosmarino e pepe, perfetto per una variante dell’insalata caprese che annuncia l’arrivo dell’estate nell’emisfero australe.

Fonte: Stuff.co.nz

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

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Pubblicato in Formaggio, Nuova Zelanda

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