Strumenti innovativi per ottenere i caratteri migliorativi desiderati
Sta di fatto che attualmente sono in fase di sviluppo oltre 500 prodotti ottenuti con la tecnica CRISPR. Il primo è stato un pomodoro commercializzato in Giappone nel 2021, che ha alti livelli dell’aminoacido gamma-amminobutirrico per favorire l’abbassamento della pressione sanguigna; poi è stato modificato il genoma in due specie di pesci per indurre una crescita maggiore. Si stima che nel 2026 il mercato di questi prodotti avrà un valore di 12 miliardi di dollari. È un settore in rapido sviluppo e dai contorni ancora inesplorati. Non per nulla la Commissione Europea ha incluso le biotecnologie fra quelle che necessitano la più grande attenzione per la sicurezza, e lo scorso luglio, dopo aver ottenuto il parere dell’EFSA, autorità europea per la sicurezza alimentare, ha presentato una proposta di regolamento relativo alle piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche, nonché agli alimenti e ai mangimi da esse derivati, stimolando lo sviluppo di nuove varietà resilienti al cambiamento climatico e meno bisognose di pesticidi. La proposta, come di consueto, è stata sottoposta ad una consultazione pubblica che ha visto la partecipazione di cittadini, imprese, associazioni. Il maggior numero di risposte è arrivato da Austria e Germania.
Le reazioni delle parti interessate sono contrastanti. Mentre i gruppi di interesse agricoli ed industriali hanno salutato la proposta che apre all’innovazione nella selezione delle piante, quelli ambientalisti, per l’alimentazione e l’agricoltura biologica, la ritengono sbagliata e pericolosa per l’autonomia sementiera ed una distrazione dalle soluzioni agro-ecologiche necessarie per portare l’agricoltura verso la sostenibilità.
Tutte le parti concordano che il sistema alimentare debba essere trasformato
Secondo la procedura di codecisione, ora tocca al Parlamento europeo pronunciarsi attraverso la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI). La relatrice on. Polfjärd (Svezia) ha presentato una bozza di testo a novembre che andrà in votazione il 24 gennaio 2024. Nel Consiglio, la maggioranza dei ministri agricoli UE è a favore della proposta, anche se restano controversie sulla coesistenza dell’agricoltura biologica con le colture geneticamente modificate e sulla questione dei brevetti (attualmente esclusi dal testo).
Indubbiamente l’UE ha bisogno di una legislazione proporzionata, a prova di futuro e basata sulla scienza per salvaguardare le esigenze della società e la competitività. USA, Canada, Argentina, Brasile, India, hanno già regolamentato la materia.
Toccherà alle nuove istituzioni formate a seguito delle prossime elezioni UE portare a conclusione il percorso regolamentare, ma diventa quanto mai necessario approfondire e dibattere l’argomento delle biotecnologie per il miglioramento genetico, dato il suo potenziale impatto per la produzione, i cittadini, l’ambiente.
Fonti: European Commission, Food Ingredients First