Solo nel terzo trimestre del 2015 dovrebbe invertirsi la tendenza al ribasso nei prezzi dei prodotti lattiero-caseari che si è manifestata a partire dalla seconda metà dello scorso anno. Questa è la previsione fatta dal Food & Agribusiness Research and Advisory di Rabobank che attribuisce la causa delle ridotte quotazioni alla crescita, definita eccezionale, della produzione nei maggiori paesi esportatori.
Sul lato della domanda, perdura il basso livello degli acquisti cinesi sul mercato internazionale. Questi, associati al blocco russo nelle importazioni, comportano una caduta dei prezzi pari al 30-50% rispetto al loro picco, per stimolare la domanda degli altri paesi importatori di secondo e terzo livello come il sud est asiatico, il medio oriente ed il nord Africa e stimolare il mercato.
Riguardo alla produzione di latte, nella UE ed in Nuova Zelanda per la prima metà del 2015 questa dovrebbe attestarsi a livelli inferiori a quelli del 2014, mentre negli USA il basso livello dei prezzi del latte dovrebbe riflettersi negativamente sulla produzione solo nella seconda metà del 2015.
Per questo stesso periodo ci si attende una graduale ripresa dell’import cinese che, associato alla prevista conclusione del blocco russo dell’import, determinerebbe un nuovo supporto alle quotazioni di mercato. Questo dovrà però essere accompagnato dal persistere di un livello relativamente modesto nella produzione mondiale, in particolar modo riguardo al picco produttivo nell’emisfero sud.
Fonte: Rabobank
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Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.
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