Asia: prospettive per l’export di formaggio trainate dalla pizza

Sebbene il formaggio non faccia parte della tradizionale dieta asiatica, l’evoluzione degli stili di vita e di consumo, secondo Rabobank, presentano buone opportunità per soddisfare una loro crescente domanda. Un po’ ovunque, in Nuova Zelanda, Australia, USA, Europa, le maggiori aziende casearie investono in strutture operative per sfruttare le opportunità del mercato.

È del giugno 2017, la notizia del protocollo di accordo firmato tra USA e Cina (Memorandum of Understanding – MoU) che ha aperto la strada ad oltre 200 esportatori statunitensi, mentre lo scorso marzo presso la Jiangnan University è stato avviato, da parte dell’US Dairy Export Council, il centro per l’innovazione lattiero-casearia USA-Cina.

Cina: terza destinazione per l’export dairy USA

Da notare che la Cina rappresenta la terza destinazione per l’export lattiero-caseario USA dopo Messico e Canada.
Inoltre, secondo Rabobank, si stimano in 200 mila tonnellate le importazioni cinesi di formaggio al 2023.

Australia e Nuova Zelanda, vista anche la collocazione geografica, sono particolarmente sensibili alla crescita di tale domanda. Si prevede che per i prossimi cinque anni le importazioni di Cina e sud est asiatico possano continuare ad aumentare, soprattutto a causa di:

  • crescita della classe media e dei consumatori giovani;
  • urbanizzazione;
  • diffusione dei programmi di educazione sui benefici nutrizionali del formaggio;
  • rapida espansione dei fast food;
  • nuove abitudini di consumo (ad es. i cheese tea cinesi)

Esistono comunque anche dei rischi di mercato, che possono cambiare le prospettive di crescita. Fra questi:

  • rallentamento della crescita economica;
  • sostegni pubblici alle produzioni casearie nazionali;
  • rallentamento nella diffusione dei fast food, che sono particolarmente frammentati;
  • diffusione del veganesimo;
  • barriere commerciali.

Molto però, nella crescita della domanda di formaggio, dipenderà dall’espansione del mercato della pizza.

Queste tipologie di consumo comporteranno una progressiva familiarità col gusto del formaggio, aprendo la strada per una offerta più sofisticata di formaggi caratteristici e distinti. Anche le imprese italiane potranno cogliere queste opportunità?

Fonte: Just-Food

CLAL.it - L'export italiano di Mozzarella è aumentato del 5% nei primi 7 mesi del 2018. La crescita maggiore si registra nei paesi extra UE (+13,4%).

CLAL.it – L’export italiano di Mozzarella è aumentato del 5% nei primi 7 mesi del 2018. La crescita maggiore si registra verso i paesi extra UE (+13,4%).

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Leo Bertozzi
Informazioni su

Agronomo, esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia.

Pubblicato in Asia, Cina, Export, Formaggio, Mozzarella